NON CONCORSO DRESS YOUR CHAIR

NON CONCORSO DRESS YOUR CHAIR

 

Diemmebi ha voluto creare attraverso S’mesh un’esperienza nuova, promuovendo con la Fondazione Achille Castiglioni il primo “non-concorso” dedicato a un prodotto di arredo, una vera e propria sperimentazione democratica nell’industrial design italiano.

Il non-concorso legato a S’mesh è nato con l’intento di rafforzare il valore intrinseco progettuale della sedia e stimolare lo scenario internazionale alla libera interpretazione e al riutilizzo di un oggetto di design italiano.

L’invito è stato rivolto non solo ai professionisti del settore e alle aziende amiche storiche di Diemmebi, ma soprattutto ad appassionati, a creativi e a giovani entusiasti che si sentissero stimolati a realizzare un’originale e innovativa interpretazione dello schienale, l’elemento che identifica fortemente tutto il progetto S’mesh.

 

“Un buon progetto non nasce dall’ambizione di lasciare un segno... ma dalla volontà di instaurare uno scambio anche piccolo con l’ignoto personaggio che userà l’oggetto da noi progettato”.

 

Da questa affermazione del grande designer Achille Castiglioni, giunge la spiegazione più semplice di questa iniziativa congiunta: infatti la Fondazione Achille Castiglioni ha nel proprio statuto, oltre alla valorizzazione dell’attività del grande maestro del disegno industriale, anche quello di indagare lo sviluppo del design di oggi. La Fondazione in questi anni ha coinvolto nelle proprie iniziative molti addetti ai lavori, studenti e persone comuni, con lo scopo di suscitare la curiosità, l’interesse e la voglia di osservare in modo critico ciò che ci circonda e di essere partecipi del percorso progettuale che si nasconde dietro ad ogni oggetto.

Per questa ragione il progetto “DRESS YOUR CHAIR” ha rappresentato un nuovo interessante modo per avviare, anche con i non addetti ai lavori, un percorso tanto creativo quanto dialettico, che potesse restituire soluzioni realizzative provenienti da contesti ed esperienze diverse. Un approccio utile per scoprire come un oggetto possa essere percepito e rielaborato in contesti culturali diversi e talvolta  anche lontani dalla sua ideazione primaria.

Una nongiuria di Amici della Fondazione Achille Castiglioni, esperti del settore e non, ha selezionato insieme a Diemmebi le interpretazioni più interessanti che hanno dato vita a questa pubblicazione. La giuria è stata composta da Giovanna e Carlo Castiglioni della Fondazione Achille Castiglioni, da Mattia Castiglioni e Davide Soldarini di Caso studio e infine da Domitilla Dardi e Anna Prandoni.

L’attenzione della non giuria è stata attratta particolarmente da quei progetti che potrebbero meritare una produzione seriale se ingegnerizzati e da quelli che hanno denotato un forte carattere di unicità e di creatività; in qualche caso questi estremi apparentemente lontani tra loro, si sono invece ben conciliati.